Agevolazioni fiscali per Ristrutturazioni edilizie
Chi sostiene spese per i lavori di ristrutturazione edilizia può fruire della detrazione d’imposta Irpef pari al 50% per le spese sostenute dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2017.
Il limite massimo di spesa sul quale calcolare la detrazione è 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare e la detrazione deve essere ripartita in 10 quote annuali di pari importo, nell’anno in cui è stata sostenuta la spesa e in quelli successivi.
Tra i lavori sulle unità immobiliari residenziali esistenti e sugli edifici residenziali esistenti per i quali spetta l’agevolazione fiscale rientrano anche gli interventi effettuati per il conseguimento di risparmi energetici, con particolare riguardo all’installazione di impianti basati sull’impiego delle fonti rinnovabili di energia. Rientra tra i lavori agevolabili, per esempio, l’installazione di un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica, in quanto basato sull’impiego della fonte solare e, quindi, sull’impiego di fonti rinnovabili di energia (risoluzione dell’Agenzia delle Entrate n. 22/E del 2 aprile 2013). Per usufruire della detrazione è comunque necessario che l’impianto sia installato per far fronte ai bisogni energetici dell’abitazione (cioè per usi domestici, di illuminazione, alimentazione di apparecchi elettrici, eccetera) e, quindi, che lo stesso sia posto direttamente al servizio dell’abitazione.
A chi spetta?
L’agevolazione spetta a chi sostiene la spesa e quindi non solo al proprietario dell’immobile. Ad esempio, ha diritto alla detrazione anche il familiare convivente del possessore o il detentore dell’immobile oggetto dell’intervento, purché sostenga le spese e siano a lui intestati bonifici e fatture.
Come ottenere la detrazione?
Gli adempimenti previsti per richiedere la detrazione sulle spese di ristrutturazione sono stati, negli ultimi anni, semplificati e ridotti.
E’ sufficiente indicare nella dichiarazione dei redditi i dati catastali identificativi dell’immobile e, se i lavori sono effettuati dal detentore, gli estremi di registrazione dell’atto che ne costituisce titolo e gli altri dati richiesti per il controllo della detrazione.
Per usufruire della detrazione, è necessario pagare le spese detraibili tramite bonifico bancario o postale, da cui devono risultare la causale del versamento, il codice fiscale del soggetto beneficiario della detrazione e il codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento.
Agevolazioni fiscali per Riqualificazione Energetica
L’agevolazione fiscale consiste in detrazioni dall’Irpef (Imposta sul reddito delle persone fisiche) o dall’Ires (Imposta sul reddito delle società) pari al 65% per le spese sostenute fino al 31 Dicembre 2017 ed è concessa quando si eseguono interventi che aumentano il livello di efficienza energetica degli edifici esistenti. La detrazione è ripartita in dieci rate annuali di pari importo.
In particolare, le detrazioni sono riconosciute se le spese sono state sostenute per:
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Interventi di riqualificazione energetica di edifici esistenti. Per tali interventi il valore massimo della detrazione è pari a 100.000 euro.
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Interventi sugli involucri degli edifici. Per tali interventi il valore massimo della detrazione fiscale è di 60.000 euro.
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Installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda per usi domestici o industriali e per la copertura del fabbisogno di acqua calda in piscine, strutture sportive, case di ricovero e cura, istituti scolastici e università. Per tali interventi il valore massimo della detrazione fiscale è di 60.000 euro
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Sostituzione, integrale o parziale, di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti dotati di caldaie a condensazione e contestuale messa a punto del sistema di distribuzione.
Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con pompe di calore ad alta efficienza e impianti geotermici a bassa entalpia. Non è agevolabile, invece, l’installazione di sistemi di climatizzazione invernale in edifici che ne erano sprovvisti.
Inoltre, la detrazione è riconosciuta anche per interventi di sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore dedicati alla produzione di acqua calda sanitaria. Per tali interventi il valore massimo della detrazione fiscale è di 30.000 euro.
Condizione indispensabile per fruire della detrazione è che gli interventi siano eseguiti su unità immobiliari e su edifici (o su parti di edifici) esistenti, di qualunque categoria catastale, anche se rurali, compresi quelli strumentali (per l’attività d’impresa o professionale). Non sono agevolabili, quindi, le spese effettuate in corso di costruzione dell’immobile.
A chi spetta
Possono usufruire della detrazione tutti i contribuenti, anche se titolari di reddito d’impresa, che possiedono a qualsiasi titolo l’immobile oggetto di intervento.
In particolare, sono ammessi all’agevolazione:
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Le persone fisiche, titolari di un diritto reale sull’immobile, compresi gli esercenti arti e professioni
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I contribuenti che conseguono reddito d’impresa (persone fisiche, società di persone, società di capitali)
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Le associazioni tra professionisti
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Gli enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale.
Sono ammessi a fruire della detrazione anche i familiari conviventi con il possessore o il detentore dell’immobile oggetto dell’intervento (coniuge, parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo grado) che sostengono le spese per la realizzazione dei lavori. Tuttavia, se i lavori sono effettuati su immobili strumentali all’attività d’impresa, arte o professione, i familiari conviventi non possono usufruire della detrazione.
Come ottenere la detrazione
Per ottenere la detrazione:
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Il pagamento deve essere effettuato con bonifico bancario o postale (a meno che l’intervento non sia effettuato nell’ambito dell’attività d’impresa). Nel modello di versamento con bonifico bancario o postale vanno indicati la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione, il numero di partita Iva o il codice fiscale del soggetto a favore del quale è effettuato il bonifico.
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Bisogna trasmettere all’Enea, entro 90 giorni dal termine dei lavori e con modalità telematiche, la scheda informativa degli interventi realizzati.
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È necessario acquisire l’asseverazione di un tecnico abilitato che consenta di dimostrare che l’intervento realizzato è conforme ai requisiti tecnici richiesti. In alcuni casi, questo documento può essere sostituito da una certificazione dei produttori, per esempio, per interventi di sostituzione di finestre e infissi o per le caldaie a condensazione con potenza inferiore a 100 kW.